On Line dal 13 Maggio 2005
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La Storia Comincia Così...

Lord Robert Baden-Powell of Gilwell (1857-1941)
Fondatore del Movimento Scout e Capo Scout del mondo

 

Se si vuol comprendere lo scautismo appieno, bisogna conoscere qualche cosa dell'uomo che fondò il movimento scout, uno degli uomini più genuinamente dotati di spirito giovanile che siano mai vissuti: Lord Baden-Powell di Gilwell, Capo Scout del mondo, affettuosamente conosciuto da tutti gli Scouts come "B.P."

Robert Stephenson Smyth Baden-Powell nacque a Londra, in Inghilterra, il 22 febbraio 1857, il giorno stesso nel quale gli Americani celebravano il 125° anniversario della nascita di George Washington. Suo padre fu il reverendo H.G. Baden-Powell, professore ad Oxford. Sua madre era la figlia dell'Ammiraglio britannico W.T. Smyth. Il suo bisnonno, Joseph Brewer Smyth era emigrato in America come colonizzatore del New Jersey, ma era successivamente tornato in Inghilterra, facendo, tra l’altro, naufragio nel viaggio di ritorno a casa. Baden-Powell era così da un lato il discendente di un ecclesiastico, e dall’altro di un avventuroso colonizzatore del Nuovo Mondo.

 L'infanzia
Il padre morì quando egli aveva circa tre anni di età, lasciando la moglie con sette figli sotto i quattordici anni. Frequenti furono i momenti difficili per la famiglia numerosa, ma il reciproco amore della madre per i suoi figli e dei figli per la loro madre fece si che fossero superati felicemente. Robert visse una entusiasmante vita all'aperto con i suoi quattro fratelli, effettuando hikes e campeggi in molte contrade d'Inghilterra. Nel 1870 B.P. entrò con una borsa di studio a Charterhouse, un'antica scuola di Londra. Non fu uno studente eccezionale, ma sicuramente uno dei più vivaci. Se accadeva qualche cosa nel cortile della scuola, certamente egli vi si trovava nel bei mezzo, e ben presto si trovò ad avere una fama come portiere della squadra di calcio di Charterhouse. Le sue capacità di attore erano grandemente apprezzate dai suoi compagni. Ogni volta che si faceva appello a lui, era capace di metter su uno spettacolo che faceva elettrizzare tutta la scuola. Aveva inoltre un'inclinazione per la musica, e il suo dono per il disegno lo mise in grado più tardi di illustrare da sé i suoi libri.

 B.P. In India
A 19 anni prese la sua licenza a Charterhouse e immediatamente colse l'occasione che gli si offriva di andare in India, come sottotenente, ed entrare quel reggimento che aveva formato l'ala sinistra dello schieramento della cavalleria nella celebre "Carica della Brigata Leggera", durante guerra di Crimea. Oltre che prestare un servizio militare eccellente - divenne capitano a soli ventisei anni - conquistò il trofeo sportivo più ambito in tutta l'India, quello per il Pig sticking, cioè per la caccia a cavallo del cinghiale, con una corta lancia come unica arma. Per rendervi conto di quanto sia pericoloso questo sport tenete presente che il cinghiale selvatico viene definito come "il solo animale che osi bere alla stessa pozza d'acqua insieme alla tigre".

 Combattimenti in Africa
Nel 1887 troviamo B.P. in Africa a prender parte alle campagne contro gli Zulù e, più tardi, contro le fiere tribù degli Ashanti e dei selvaggi guerrieri Matabele. Gli indigeni lo temevano tanto che gli dettero il nome di "Impeesa", il "lupo che non dorme mai", per il suo coraggio, per la sua bravura di esploratore e per la sorprendente abilità nel seguire le tracce. Gli avanzamenti di carriera per Baden-Powell furono quasi automatici, tanto si susseguirono regolarmente, finché improvvisamente diventò famoso. Era l'anno 1899 e B.P. era colonnello.  Nuvole nere si addensavano sul Sud-Africa. Le relazioni tra la Gran Bretagna ed il governo della Repubblica del Transvaal erano arrivate al punto di rottura. Fu dato ordine a Baden-Powell di reclutare due battaglioni di fucilieri a cavallo e di prendere stanza a Mafeking, una cittadina nel cuore dell'Africa del Sud. "Chi tiene Mafeking, tiene le redini del Sud-Africa" era un detto corrente fra gli indigeni, che si dimostrò verace.

 L'assedio di Mafeking
Scoppiò la guerra, e per 217 giorni - dal 13 ottobre 1899 - B.P. tenne Mafeking assediata contro un numero esorbitante di nemici, finché una colonna di soccorso si aprì, combattendo, la strada in suo aiuto arrivando il 18 maggio 1900. La Gran Bretagna aveva trattenuto il respiro per tutti quei lunghi mesi e quando finalmente giunse la notizia "Mafeking è stata liberata", impazzì letteralmente di gioia. Se aprite il dizionario d’ inglese e cercate la parola "Mafeking", è probabile che troverete due termini, creati in quel giorno di pazzo entusiasmo, derivandoli dal nome di quella cittadina africana: "maffick" e "maffication", con significato di "celebrazione fanatica". B.P., ora elevato al grado di Maggior Generale, si trovò ad essere un eroe agli occhi dei suoi concittadini.

 Nascita dello Scoutismo
Fu da eroe di uomini e di ragazzi ch'egli ritornò in Inghilterra dal Sud-Africa nel 1901, per essere ricoperto da una pioggia di onori e per scoprire, con sua grande meraviglia, che la sua personale popolarità aveva riversato altrettanti onori sul suo manuale d’addestramento “Aids to Scouting” che aveva scritto per i soldati. Era perfino usato come libro di testo nelle scuole per ragazzi. B.P. si vide offrire una grande occasione, rendendosi conto che aveva la possibilità di aiutare i ragazzi del suo paese a divenire veri uomini. Se un libro per adulti sulle esercitazioni pratiche di scoutismo (quello militare) poteva affascinare i ragazzi e costituire per loro un'ispirazione, c’era la probabilità che avrebbe ottenuto altrettanti risultati con un libro scritto proprio appositamente per i ragazzi! Si mise al lavoro adattando le sue esperienze dell'India, ed in Africa tra gli Zulù e le altre tribù selvagge. Scelse una speciale raccolta di libri e si diede a leggere la materia della formazione dei ragazzi in tutte le epoche, dagli Spartani agli antichi Britanni, agli Indiani d’America, fino ai suoi giorni. Lentamente ed attentamente B.P. sviluppò l'idea dello scoutismo. Per esser certo che avrebbe funzionato, nell'estate del 1907 portò con sé un gruppo di venti ragazzi sull'isola di Brownsea, nella Manica, per il primo campo scout del mondo. Fu un gran successo.

 "Scoutismo per ragazzi"
Nei primi mesi del 1908, fece uscire in sei parti quindicinali, illustrate da lui stesso, il suo manuale di formazione “Scoutismo per ragazzi”, senza nemmeno immaginare che questo libro avrebbe messo in marcia un movimento interessante per la gioventù di tutto il mondo. “Scoutismo per ragazzi” era appena apparso nelle vetrine delle librerie e nelle edicole, e Pattuglie e Riparti scout cominciarono a sorgere, non soltanto in Inghilterra, ma anche in numerosi altri Paesi.

 La “Seconda vita” di B.P.
Il movimento crebbe e crebbe e, nel 1910, aveva ormai raggiunto proporzioni tali che B.P. si rese conto che lo scoutismo sarebbe stato il compito di tutta la sua vita. Ebbe l'esatta percezione e la fede di riconoscere che avrebbe fatto di più per la sua Patria formando le generazioni nascenti in buoni cittadini, che dedicandosi alla formazione di pochi uomini per futuri possibili conflitti. Pertanto dette le dimissioni dall'esercito nel quale aveva raggiunto il grado di Luogotenente Generale e s'imbarcò per la sua " seconda vita ", come egli chiamò la sua vita scoutistica. Considerò come una ricompensa lo sviluppo del movimento scout, l'amore e il rispetto tributatigli dai ragazzi del mondo intero.

 Fraternità mondiale
Nel 1912 partì per un viaggio attorno al mondo per incontrare gli scouts di molti Paesi. Questo fu il primo esordio dello scoutismo come fraternità mondiale. La prima Grande Guerra venne ad interrompere tale lavoro per qualche anno, ma, con la fine delle ostilità, questo fu ripreso e nel 1920 Scouts di ogni parte del mondo si incontrarono a Londra per la prima riunione internazionale scout: il primo Jamboree mondiale. L'ultima sera del Jamboree, il 6 agosto, B.P. fu acclamato Capo Scout del mondo dalla folla plaudente dei ragazzi. Il movimento scout cominciò il suo sviluppo. Il giorno in cui compì il suo ventunesimo anniversario - divenendo così " maggiorenne " - aveva sorpassato i due milioni di iscritti, essendo praticamente diffuso in ogni nazione civile della terra. In quella occasione B.P. fu onorato dal re Giorgio V con il conferimento del titolo di Lord; il suo nome divenne pertanto Lord Baden-Powell of Gilwell. Eppure per ogni scout egli rimarrà:"B.P.", Capo Scout del Mondo. A quel primo Jamboree mondiale ne seguirono altri: nel 1924 in Danimarca, 1929 nuovamente in Inghilterra, 1933 in Ungheria, 1937 in Olanda. In ognuno di questi Jamborees, Baden-Powell fu la figura centrale, tumultuosamente acclamato dai "suoi" ragazzi ovunque andasse. Ma i Jamborees sono stati soltanto una parte dello sforzo teso alla fraternità mondiale scout. B.P. viaggiò in lungo e largo nell'interesse dello scoutismo, mantenne una corrispondenza con capi scout in numerosi Paesi e continuò a scrivere su questioni scout, illustrando i suoi articoli ed suoi libri con schizzi e disegni di sua mano.

 Gli ultimi anni
Quando in ultimo (aveva già raggiunto gli ottant'anni) le forze cominciarono a venirgli meno, B.P. tornò alla sua amata Africa con sua moglie, collaboratrice entusiasta in tutti i suoi sforzi e che era, Ella stessa, a capo del Movimento Mondiale delle Guide,  anch’esso creato dal marito. Si stabilirono nel Kenia, in un posto incantevole, con una meravigliosa vista su foreste aventi come sfondo innevate vette montane. Là B.P. morì l'8 gennaio 1941, poco più di un mese prima del suo ottantaquattresimo compleanno.

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 Quando ero ragazzo…(Prefazione a "Scoutismo per ragazzi")
Il periodo più bello della mia giovinezza fu quello in cui, da esploratore nautico, andai, con i miei quattro fratelli, al mare, intorno alle coste dell'Inghilterra. Non per questo eravamo dei veri scouts nautici, anche perché questi non erano stati ancora a inventati; avevamo una barca a vela di nostra proprietà sulla quale vivevamo in crociera con qualsiasi stagione e con ogni tempo; trascorremmo così un bel periodo accettando sia la buona che la cattiva sorte. Il poco tempo disponibile che la mia condizione di studente mi permetteva, lo passavo nei boschi ad acchiappare i conigli per poi cucinarli, ad osservare gli uccelli, a seguire le tracce di animali, e così via...Più tardi, quando entrai nell'esercito, trascorsi un interminabile grande gioco cacciando in India e in Africa e vivendo insieme ai guardaboschi del Canada. Poi, divenni un vero scout nelle campagne del Sud Africa. Bene, io ero così contento di quel genere di vita, che pensai: " I ragazzi non potrebbero fare anche loro qualche esperimento del genere nel loro Paese? " Io avevo notato che ogni vero ragazzo è portato all'avventura e alla vita all'aria aperta, e così scrissi questo libro, proprio per istradarvi. E ora voi avete così prontamente risposto, che gli Scouts non sono più centinaia di migliaio, ma oltre tre milioni in tutto il mondo. Certamente, non ci si può aspettare di diventare un perfetto guardaboschi tutto in una volta, senza imparare qualcuno delle difficili arti e far pratica di ciò che il guardaboschi usa. Se leggi attentamente questo libro, troverai cose che possono interessarti per il raggiungimento di quelle abilità; e in questo modo puoi imparare da solo senza aver bisogno di un insegnante che ti spieghi. Allora scoprirai che diventare un abile ed efficiente scout, non significa semplicemente divertirsi e vivere l'avventura, ma anche (com'è per i guardaboschi, gli esploratori e gli uomini di frontiera che stai imitando) un mezzo che ti rende capace di aiutare la tua Patria e di dare una mano alle persone che ne possano avere bisogno. Un vero scout è considerato dagli altri ragazzi e anche dai grandi, come un uomo di cui ci si può fidare, un uomo che non mancherà mai al suo dovere, anche se questo comporta rischi e pericoli, un uomo allegro e gioviale, nonostante possano sorgere grandi difficoltà. Io ho messo in questo libro tutto ciò che è necessario a fare di te un buon scout. Perciò, leggi il libro, fai buona pratica di tutto ciò che ti insegna, e io spero che tu possa avere la stessa gioia di quel bei periodo che io ho trascorso come scout.

 L'ultimo messaggio
Cari Scouts,
se avete visto la commedia di Peter Pan vi ricorderete che il capo dei pirati ripeteva ad ogni occasione il suo ultimo discorso, per paura di non avere il tempo di farlo quando fosse giunto per lui il momento di farlo davvero. Succede press'a poco lo stesso anche a me, e per quanto non sia ancora in punto di morte quel momento verrà, un giorno o l'altro; così desidero mandarvi un ultimo saluto, prima che ci separiamo per sempre. Ricordate che sono le ultime parole che udrete da me: meditatele. Io ho trascorso una vita felicissima e desidero che ciascuno di voi abbia una vita altrettanto felice. Credo che il Signore ci abbia messo in questo mondo meraviglioso per essere felici e godere la vita. La felicità non dipende dalle ricchezze né dal successo nella carriera, né dal cedere alle nostre voglie. Un passo verso la felicità lo farete conquistandovi salute e robustezza finchè siete ragazzi, per poter essere utili e godere la vita pienamente una volta fatti uomini. Lo studio della natura vi mostrerà di quante belle cose e meravigliose Dio ha riempito il mondo per la vostra felicità. Contentatevi di quello che avete e cercate di trarne tutto il profitto che potete. Guardate al lato bello delle cose e non al lato brutto. Ma il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri. Procurate di lasciare questo mondo un po' migliore di quanto l'avete trovato e, quando suonerà la vostra ora di morire, potrete morire felici, nella coscienza di non aver sprecato il vostro tempo, ma di avere  “fatto del vostro meglio”.  “Siate preparati” così, a vivere e a morire felici: mantenete la vostra promessa di Esploratori, anche quando non sarete più ragazzi, e Dio vi aiuti in questo.

Il vostro amico

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